di ALESSIO PELUSO
Bullismo, baby gang e violenza? No, grazie! È il caso dell’Istituto Comprensivo di Porto Cesareo nell’ambito del progetto didattico “Farò di me… un porto di legalità”: antimafia sociale e cittadinanza attiva i temi trattati nel corso dell’anno, in collaborazione con la Prefettura di Lecce. L’ultimo della serie di incontri andato in scena nella mattinata del 29 aprile ha visto protagonista il Prefetto di Lecce, alla presenza di Natalino Manno, che ha incontrato gli alunni della Scuola Media di Porto Cesareo. Tante le tematiche trattate in questo cammino educativo: gioco d’azzardo, droghe, violenza di genere e non solo, bullismo e cyberbullismo, contraffazione e abusivismo commerciale; ai quali rispondere attraverso il dialogo, la coscienza civile, la legalità, il rispetto delle regole, per una società responsabile.
Ne è scaturito un interessante dibattito con i giovanissimi, tra curiosità, aneddoti, racconti di vita ad emozione palpabile, come si può evincere dalle dichiarazioni dello stesso Natalino Manno: “La legalità non dev’essere considerata una parola astratta né un insieme di norme e regole e prescrizioni – le parole del prefetto -. La legalità è un modo di essere, di vivere, di sentire. Io devo sentirmi parte integrante di una dimensione valoriale che mi aiuti a guardare l’altro con fiducia e rispetto, da cittadino responsabile. Gli studenti in questo progetto ci hanno messo la faccia, il cuore e stanno portando avanti il progetto credendoci”.
Il progetto, voluto dal Dirigente Scolastico Stefano Macchia, è coordinato dalla giornalista Fabiana Pacella responsabile del presidio Puglia di Articolo21. Tutor la prof. Laura Zuccalà. Gli studenti partecipanti (piccoli giornalisti del futuro), a seguito di ogni incontro frontale con Asl, Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza, Capitaneria di Porto, UNICEF, Prefetto, hanno realizzato mini servizi per documentare la loro attività attraverso le pagine social dell’Istituto Comprensivo in tempo reale, nell’ottica del MoJo – Mobile Journalism sempre più diffuso come metodo di comunicazione in real time. Durante i laboratori dedicati, poi, hanno prodotto una sintesi grafica delle emozioni e consapevolezze nate dal corso. Da lì è in fase di realizzazione un piccolo monumento ecocompatibile con cui adotteranno un’aiuola in centro, a Porto Cesareo, che diventi messaggio dei ragazzi agli adulti. Il tutto sarà presentato con un evento finale cui prenderanno parte i diversi attori protagonisti del cammino condiviso, alla fine di maggio.