In occasione dei 20 anni dalla nascita in Cielo di Mons. Vittorio Fusco, la Diocesi di Nardò-Gallipoli propone, giovedì 11 luglio, presso la Basilica Concattedrale di “S.Agata” in Gallipoli, un appuntamento per commemorare la figura di questo suo Pastore: alle ore 19.30, Sua Em. Card. Giuseppe Betori, arcivescovo di Firenze, presiederà la Celebrazione Eucaristica con il nostro Vescovo Fernando e i sacerdoti della Diocesi. Subito dopo sarà presentato il volume di Vittorio Fusco, “La gioia dell’ascolto – incontri di avviamento alla Lectio divina” (editrice EDB – introduzione a cura di Mons. Fernando Filograna). Nato il 24.04.1939 a Campobasso, Mons.Fusco, è stato il secondo vescovo della neo costituita diocesi di Nardò-Gallipoli (1995-1999), subentrando a Mons. Aldo Garzia: primo di 4 figli, Vittorio Fusco maturò la sua vocazione al sacerdozio durante gli anni del liceo, facendo esperienza nell’Azione Cattolica con un gruppo del Movimento Studenti che aveva dato vita al periodico “Noi Studenti”.
Conseguita la maturità classica al liceo “Mario Pagano” di Campobasso, entrò nel Seminario “Pio XI” di Benevento per gli studi teologici (1957-1962): durante questi anni, sotto la guida di due storiche figure di educatori (il padre spirituale Mons. Mario De Santis, discepolo del Servo di Dio Mons. Fortunato Maria Farina, di cui è in corso il processo di beatificazione, e il rettore Mons. Pietro Santoro, successivamente Arcivescovo di Campobasso-Boiano) si appassionò agli studi biblici.
Ordinato presbitero il 15.7.1962 da Mons. Alberto Carinci, è stato per quattro anni mansionario della Cattedrale con incarico di viceparroco, direttore spirituale del Seminario minore, assistente della Gioventù Italiana di Azione Cattolica e docente di religione nelle scuole pubbliche.
Grazie a una borsa di studio della Congregazione dei Seminari Regionali d’Italia, riprese, nel 1966, gli studi a Roma, dove il 20.07.1967 conseguì la Licenza in Teologia presso la Pontificia Università Gregoriana, e successivamente, il 21.06.1969, la Licenza in Sacra Scrittura presso il Pontificio Istituto Biblico. Il 6.06.1979 ha conseguito il Dottorato in Sacra Scrittura presso il Pontificio Istituto Biblico, con la tesi (poi pubblicata nel 1980 dalla Morcelliana di Brescia) “Parola e Regno.
La Sezione delle parabole (Mc 4,1 -34) nella prospettiva marciana”. È stato docente di Esegesi Neotestamentaria presso la Pontificia Facoltà Teologica dell’ Italia meridionale, sezione San Luigi (Napoli), divenendone poi professore ordinario (nel 1986), membro del Consiglio di Facoltà e dal 1993-94 direttore del Settore Biblico. Nel Comitato di Redazione della collana Aloisiana.
Ne è poi divenuto direttore (dal 1982 al 1986) . E’ stato altresì membro della “Sutdiorum Novi testamenti Societas” di Cambridge e dell’ Associazione Biblica Italiana, e suo direttore dal 1993 al 1994; dal 1989 membro del direttivo del gruppo neotestamentaristi italiani. Nel 1994 fu cooptato nel comitato scientifico dell’Associazione di cultura biblica “Biblia”, con sede a Firenze, di cui fanno parte anche protestanti, ebrei e non credenti. È stato relatore altresì in numerosi incontri di studio, in Italia e all’estero. Oltre 70 le sue pubblicazioni (una decina in altre lingue), prevalentemente sui Vangeli Sinottici e gli Atti degli Apostoli; numerosi i suoi articoli per il Nuovo dizionario di teologia biblica, ed. Paoline, Torino 1988; Tra le sue opere, meritano particolare menzione i volumi Oltre la parabola. Introduzione alle parabole di Gesù, Borla, Roma 1983; Povertà e sequela. La pericope sinottica della chiamata del ricco (Mc 10, 17-31 parr.), Paideia, Brescia 1991; La casa sulla roccia.Temi spirituali di Matteo, Ed. Qiqajon, Comunità di Bose, Magnano 1994; e la Introduzione generale ai sinottici, in M. Laconi (ed.), Vangeli sinottici e Atti degli Apostoli (Logos. Corso di studi biblici, 5) LDC, Torino-Leumann 1994, pp. 33-132. Il volume Le prime tradizioni cristiane, presso le Edizioni Paoline e altri volumi ancora in corso di pubblicazione.
Al lavoro di ricerca ha aggiunto anche scritti a carattere pastorale su periodici (Parole di vita, Parola Spirito e vita, Presbyteri, Rivista del clero italiano), sussidi omiletici in Temi di predicazione e in Servizio della Parola, corsi di esercizi spirituali, conferenze e lezioni di aggiornamento in tutta Italia.
A questa attività, che ha fatto di lui uno dei più noti biblisti italiani, ha sempre affiancato il servizio pastorale: nel 1977 l’arcivescovo D’Antonio lo nominò Vicario episcopale per l’evangelizzazione e la catechesi: compito che assolse con grande dedizione, promuovendo in primo luogo la formazione dei catechisti. Nel 1979 col professore Luigi Picardi ed altri esponenti del laicato cattolico ha dato vita al “Centro Studi Giovanni XXIII” con lo scopo statutario di “… contribuire allo spirito deI Concilio Vaticano II, alla conoscenza del messaggio cristiano e delle sue incidenze nei vari ambiti dell’esistenza umana, con particolare riguardo alla condizione meridionale e molisana … “. Il centro ha organizzato fino ad oggi più di cinquanta incontri pubblici, portando a Campobasso alcuni fra i maggiori rappresentanti della cultura cattolica italiana.
Canonico, nel 1980, della Cattedrale, e assistente dell’Unione Cattolica Italiana Insegnanti Medi, nel 1990 l’arcivescovo Di Filippo lo nominò cappellano dell’Università del Molise, incarico che mantenne fino al 1992. E’ stato sempre membro del Consiglio Presbiterale e, sin dalla sua fondazione, docente del locale Istituto di Scienze Religiose, attualmente Istituto Superiore di Scienze Religiose “Ambrogio Autperto”.
Il 12 settembre 1995 è stato nominato vescovo di Nardò-Gallipoli: ordinato il 7 ottobre 1995 nel Santuario di Castelpetroso dal vescovo Ettore Di Filippo, ha compiuto il suo ingresso in diocesi il 28 ottobre. E’ stato membro della Pontificia Commissione Biblica diretta dall’allora Card. Joseph Ratzinger (poi Benedetto XVI) e ha ricoperto l’incarico di Moderatore degli studi per l’Istituto Teologico Pugliese in Molfetta.
Dopo nemmeno quattro anni di breve ma intenso episcopato, si è spento all’alba dell’11 luglio 1999, festa di San Benedetto abate, patrono d’Europa. Le sue spoglie riposano nella Concattedrale di Gallipoli, dove appunto l’illustre scomparso sarà commemorato. Il suo ministero episcopale è stato descritto con la triade “ascolto-annuncio-avvento”. “Ascolto” perché dava attenzione alle persone, volendo sempre capire le loro situazioni, i problemi dei singoli, delle parrocchie, del clero e dei seminaristi, decidendo di vivere di fatto nel Seminario Minore con i sacerdoti e i seminaristi. “Annuncio” perché il cuore del suo ministero episcopale è stato l’evangelizzazione da approfondire e da rinnovare costantemente. L’annuncio lo attuava in particolare nelle omelie e nella lectio divina che svolgeva per la comunità diocesana nei tempi forti dell’anno liturgico. “Avvento” perché è stato un vescovo “pellegrino”, vivendo in continua ricerca della Parola di Dio e accogliendo la malattia come incontro con la “Parola della croce” rivolta a lui. La sua vita è stata un continuo camminare e ricercare il mistero di Dio attraverso la preghiera, lo studio e il ministero apostolico.
Il gesuita P. Antonio Baruffo, Preside della Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale, ha offerto alla comunità diocesana riunita nella Concattedrale di Gallipoli il 16.12.1999 un fedele ritratto di Mons. Fusco, affermando tra l’altro: “Il Fusco studioso della Bibbia, ricercatore accurato e dall’impegno accademico scrupoloso non era diverso dal sacerdote e dal pastore di anime. La fede religiosa è stata l’anima del suo sforzo scientifico, della sua ricerca intellettuale e della comunicazione agli altri di ciò che egli scopriva e viveva con convinzione. La sua coerenza di vita ne faceva un autentico testimone di Cristo”