RIZZO LATERALE
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DOCENTI IN POSSESSO DEL DIPLOMA MAGISTRALE ESCLUSI DALLE GAE. M5S PRESENTA ODG

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Il M5S ha depositato un Ordine del Giorno per chiedere alla giunta di adoperarsi in tutte le sedi istituzionali per tutelare tutti quei docenti in possesso del diploma magistrale conseguito entro l’anno 2001 – 2002, esclusi dalle Graduatorie a Esaurimento per effetto di una sentenza del Consiglio di Stato dello scorso 20 dicembre. In particolare nell’Odg s’impegna la  giunta regionale a di fare tutto quanto il possibile in tutte le sedi parlamentari, governative e ministeriali, affinché si trovi una soluzione che tuteli i diritti dei docenti in possesso del diploma magistrale che non vada in conflitto con la presenza di quelli in possesso di una laurea”.

Il M5S ha depositato un Ordine del Giorno per chiedere alla giunta di adoperarsi in tutte le sedi istituzionali per tutelare tutti quei docenti in possesso del diploma magistrale conseguito entro l’anno 2001 – 2002, esclusi dalle Graduatorie a Esaurimento per effetto di una sentenza del Consiglio di Stato dello scorso 20 dicembre. In particolare nell’Odg s’impegna la  giunta regionale a di fare tutto quanto il possibile in tutte le sedi parlamentari, governative e ministeriali, affinché si trovi una soluzione che tuteli i diritti dei docenti in possesso del diploma magistrale che non vada in conflitto con la presenza di quelli in possesso di una laurea”.

“Abbiamo votato contro la mozione urgente  presentata dagli altri gruppi  – spiegano Gianluca Bozzetti e Grazia Di Bari – perché la ritenevamo incompleta, in quanto non teneva conto anche degli insegnanti in possesso della laurea. Per questo abbiamo presentato il nostro Ordine del giorno, come avevamo preannunciato ieri in commissione dopo l’audizione dei docenti esclusi dalle GAE”.

Il Diploma magistrale è titolo abilitante dal 1993 al 2002, come confermato dal parere del Consiglio di Stato dell’11 settembre 2013, in base al quale diversi docenti hanno vinto i ricorsi presentati per l’esclusione dalle GAE del 2014 e hanno ottenuto l’immissione in ruolo negli anni 2015 -2016.

“La sentenza del 20 dicembre – incalzano i pentastellati – rischierebbe di cancellare i contratti stipulati  a tempo indeterminato, con il conseguente licenziamento di migliaia di lavoratori anche in Puglia. Insegnanti che retrocederebbero nella graduatoria d’istituto di II Fascia, non utile all’immissione in ruolo. Una sentenza i cui effetti – concludono – si ripercuoterebbero sul diritto degli alunni alla continuità didattica”.