Potrebbero esserci gravi irregolarità nel bilancio di previsione 2024-2026: denuncia di Fratelli d’Italia alla Corte dei Conti.

Ci risiamo. A distanza di qualche settimana siamo dovuti necessariamente ritornare in Corte dei Conti, questa volta per denunciare quelle che, a parere nostro, configurano gravissime irregolarità del bilancio di previsione 2024-2026, approvato in Consiglio Comunale il 12 aprile scorso.
 
Già in quella sede, infatti, avevamo rilevato e denunciato senza mezzi termini la tardività dell’approvazione del bilancio di previsione 2024/2026, la falsità di alcune attestazioni contenute nel verbale di deliberazione della Giunta Comunale n. 71 del15/03/2024 con riferimento a specifici allegati allo schema dibilancio in conflitto rispetto alle date riportate dagli atti,l’approvazione dello schema di bilancio avvenuta in Giunta inassenza della relazione dei revisori dei conti e del prescritto parere del Dirigente del Settore Economico Finanziario (atti, questi ultimi, che recano data successiva a quella della delibera di giunta).
 
Avevamo anche rappresentato tutte le nostre perplessità in ordine alla gravissima esposizione debitoria del Comune di Nardò, rilevando serie ed evidenti  incongruità dei piani di ammortamento di mutui e prestiti obbligazionari, poiché non ci è chiaro come si possa passare da un rimborso annuo di 562.000,00 euro a fronte diun indebitamento di € 7.431.821,23, ad un rimborso annuo di 602.000,00 euro (appena 40.000,00 euro in più) con una esposizione più che raddoppiata e pari a complessivi € 16.371.821,23.
 
Da ultimo avevamo contestato con fermezza il contrasto tra i dati riportati in bilancio con quelli riportati nella relazione del Collegio dei Revisori dei Conti in ordine al capitolo indebitamento e, in particolare, sul valore dei mutui rispetto alla loro distribuzione nell’arco del triennio 2024-2025-2026, chiedendo per questo motivo il ritiro della proposta di delibera del Consiglio Comunale e l’acquisizione di un nuovo parere del Collegio dei Revisori dei Conti.
 
Su questa richiesta, il Sindaco Mellone serrava i ranghi della sua maggioranza ammonendo, i “suoi” consiglieri circa il fatto che ilritiro della proposta della delibera avrebbe comportato “lo scioglimento del Comune”.  
 
Dunque, come spesso accade, l’istinto di autoconservazione (delle poltrone), cui aveva fatto appello il “lider maximo”, esponeva i consiglieri di maggioranza alla pesante responsabilità di approvare il bilancio di previsione, consapevolmente e scientemente ignorando i nostri rilievi e le nostre osservazioni.
 
Un modus operandi, quello dell’amministrazione comunaleneretina che, nel lungo periodo, se non immediatamente arginato, a nostro giudizio esporrà i cittadini a conseguenze economico-finanziarie catastrofiche.
 
Qualcuno vorrebbe mandarci a casa “a pedate nel culo”, qualcun altro preferirebbe vederci maggiormente impegnati al Tribunale, immaginando che le aule di giustizia siano un po’ come le gradinate dello stadio.
Noi, pur abituati a vivere delle nostre rispettive professioni, li deluderemo e, purtroppo per loro, trascureremo qualche aperitivo con dipendenti comunali o aspiranti tali per continuare a fare la parte del grillo parlante, incuranti delle offese gratuite che ci vengono rivolte senza vergogna, anche in sede istituzionale, da un “bulletto” in evidente “crisi di astinenza” da argomentazioni valide ed utili a carpire consensi, inesorabilmente calanti.
 
A tempo perso, poi, continueremo a riempire teatri e sedi di partito, frantumando le catene di coloro che abbiano voglia di vedere la luce del sole per accompagnarli fuori dall’angusta caverna in cui qualcuno li ha costretti, sino ad oggi, a guardare la propria ombra riflessa sulle

Fratelli d’Italia
Avv. Alberto Egidio Gatto