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25 aprile, a Galatone il corteo per la festa della liberazione

Tanta commozione al Monumento dei Caduti per la celebrazione della Liberazione del 25 aprile

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E non poteva che aprisi con l’inno di Mameli e con “Bella Ciao” il corteo per la celebrazione commemorativa della Festa Nazionale della Liberazione d’Italia a Galatone. Una data e una giornata non banale per l’intera comunità che ricorda la lotta di resistenza militare e politica delle forze partigiane durante la Seconda guerra mondiale, con conseguente liberazione dall’occupazione fascista e dal ventennio nazista.

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Il corteo, organizzato dall’amministrazione comunale, è partito alle ore 10:00 da Piazza Costadura e i manifestanti hanno riempito le strade del centro cittadino attraversando il Centro Storico, Piazza San Sebastiano, Via XXIV Maggio, Via XX Settembre fino al Monumento dei Caduti. Emozionante, a dir poco, la cerimonia dell’alzabandiera sopra le note dell’inno d’Italia. Successivamente, le autorità delle rappresentanze militari e civili hanno depositato la corona d’alloro.

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Ciò nonostante, il 25 aprile è una data sentita non solo dalle vecchie generazioni, da coloro che hanno vissuto sulla propria pelle gli anni della Resistenza o da coloro che tramandano i racconti dei propri genitori che hanno lottato per la liberazione. Questa data è sentita anche dalle nuove generazioni e associazioni. A dimostrazione di ciò, il discorso di Alessandro Frascerra, rappresentate del gruppo scout Agesci Galatone 1: «Il 25 aprile è una data di grande significato anche per noi scout Agesci, poiché rappresenta non solo la celebrazione della Liberazione dall’occupazione nazi-fascista durante la Seconda Guerra Mondiale, ma anche l’occasione per rinnovare il nostro impegno nell’essere autentici artigiani di pace, nel rispettare le scelte democratiche e anti-fasciste espresse nella Costituzione del nostro Paese e nei principi del nostro patto associativo».

 

A concludere la cerimonia, il discorso del sindaco Filoni: «Sono trascorsi 79 anni dal giorno in cui c’è stato consegnato un futuro di libertà. Quasi 80 anni di distanza, eppure l’impegno per le libertà resta attuale e ci impegna ogni giorno. La libertà, ricordiamocelo sempre, non è un trofeo da mettere in bacheca, ma è una sfida che ci chiede ogni giorno impegno e responsabilità. Perchè la libertà va coltivata, difesa, sostenuta, incoraggiata, sperimentata, esercitata e non va mai data per scontata. Il fascismo e il nazismo sono un tristissimo ricordo impresso nel passato. Ma oggi la lotta e la resistenza continuano contro i rigurgiti di odio, di violenza, contro tutte le dittature presenti nel mondo, contro tutte le guerre e il germe della cultura fascista». Immancabile, poi, il riferimento del sindaco Filoni a quanto avvenuto allo scrittore e giornalista Antonio Scurati: «Un dono da difendere resta la libertà di pensiero, il pluralismo delle idee, che in democrazia devono essere aggiunte, sommate, non cancellate. Ecco, quindi, che non è accettabile alcuna censura come avvenuto a Scurati, al quale è stato impedito di recitare sugli schermi del servizio pubblico un monologo sulla festa della Liberazione». Il primo cittadino galatonese, infine, conclude citando le parole di Piero Calamandrei: «Perchè la Resistenza fu questo patto giurato fra uomini liberi. I volontari si radunarono per dignità, e non per odio, decisi a riscattare la vergogna e il terrore del mondo. Rinnoviamo, cara Galatone, il nostro impegno e la nostra scelta di campo. Allora buona Resistenza a tutti, viva il 25 aprile, viva la Repubblica, viva l’Italia libera, anti-fascista e democratica!».

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