Il Premio ‘’Antonio De Ferrariis Galateo’’ a Luciano Canfora

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A Luciano Canfora, filologo di fama europea, professore di letteratura latina e greca, storico, è stato assegnato il Premio Antonio De Ferrariis Galateo. Il Premio è organizzato dal Centro studi Galatana, al 25/mo anno di attività, presieduto da Sondra Dall’Oco, docente di Letteratura latina e medievale nell’Università del Salento, che del de Ferrariis Galateo è una studiosa da anni. Il riconoscimento a Canfora intende premiare l’insigne studioso del mondo antico, autore di saggi su figure e momenti della Storia romana (per esempio Cesare, Catilina) e greca ( Tucidide, Aristofane, Platone) letti con sguardo e sensibilità di contemporaneo, e l’autore di saggi sulla natura del potere e i rapporti con la libertà. Il Premio Galateo, che prende il nome dall’umanista salentino del ‘400-‘500 Antonio De Ferrariis, poliedrica figura di letterato, medico, storico e geografo, nato a Galatone, in provincia di Lecce, è stato assegnato anche ad altre figure che operano nel settore umanistico e scientifico e nell’imprenditoria editoriale.

Si svolgeràquesta sera 7 luglio a Galatone in p.zza Costadura alle 20.30 l’edizione del Premio
Antonio DE FERRARIIS GALATEO, che coincide quest’anno con il 25° anniversario del
Centro Studi Galatana, suo promotore. Il Premio viene istituito da Vittorio Zacchino
(Presidente onorario del Centro Studi Galatana) nel lontano 1977, l’anno della prima
edizione dell’Estate Galatea, per mettere in luce le eccellenze del territorio nel nome
dell’umanista galatonese medicus et philosophus (1448-1517), e prosegue con la Presidente
Sondra Dall’Oco (docente di Letteratura latina medievale e umanistica all’Università del
Salento) a cui Zacchino affida l’associazione nel 2018. I premiati di questa edizione sono
Luciano Canfora, Livio Muci, Emanuele Arciuli, Luca Mazzarella e Benedetta Pellegrino.
«La scelta di queste eccellenze – così Sondra Dall’Oco – scaturisce dal desiderio di
riconoscere e rendere valore e merito a donne e uomini che con le proprie ricerche, con la
produzione letteraria, scientifica o artistica, con l’impegno nel campo culturale, sociale o
economico, hanno dato espressione alle potenzialità di una terra che non ha mai rinunciato
“alla possibilità di oltrepassare i limiti segnati dai muretti a secco e dal mare” (Antonio
Errico, Viaggio a Finibusterrae)».
Tra i protagonisti della manifestazione notiamo la presenza di due Neretini: Livio Muci e
Daniele Dell’Angelo Custode, il padre della casa editrice Besa (è del 1991 il primo libro: Dal
paese delle Aquile) e lo scultore del Transmanierismo contemporaneo, autore dei premi.
Livio Muci e Besa sono ormai pensati come corpo unico, per l’attenzione trentennale che
l’uomo e la sua creatura hanno rivolto alle letterature spesso non riconosciute dai grandi
circuiti internazionali. La più alta onorificenza per la Cultura attribuitagli dal Presidente
della Repubblica Albanese nel 2022 è l’autorevole testimonianza di come Muci abbia più
volte percorso il ponte che ci mette in relazione con l’Albania, rinnovando il dialogo fra le
nostre culture. Al Salone Internazionale del Libro di Torino 2023 il paese ospite è stato
proprio l’Albania, e naturalmente Besa e Livio Muci hanno agito da protagonisti.
Daniele Dell’Angelo Custode commenta così la sua partecipazione al Premio: «Lusingato e
onorato di far parte di questo prestigioso evento. Come non rivolgere un pensiero di
ringraziamento alla prof.ssa Sondra Dall’Oco, al sindaco di Galatone Flavio Filoni e al
delegato alla Cultura Alessandro Vinci per avermi dato questa grande opportunità. I cinque
premi sono copie in piccolo di opere già realizzate e acquisite da collezionisti d’arte. Quello
che di fatto mi sento di dire per rimanere sul tema, è che alla fine, in ogni campo, il duro
lavoro e la passione pagano sempre