POLITICI NERETINI VERI CERCASI. LA GENESI DEL TRIO DEI FURBETTI DEL QUARTIERE

669

Il buongiorno si vede dal mattino e l’ignavia degli esponenti in Consiglio Comunale delle forze dell’opposizione è già emersa in tutte le sue angolazioni.
È successo infatti un fatto politicamente gravissimo e discutibile che avrebbe imposto dei pubblici chiarimenti non solo perché attiene alla Pubblica Amministrazione ma bensì perché riguarda il primo comune della Provincia ovvero la nostra Città.
Ma la viltà degli esponenti delle varie opposizioni si è vista tutta in questa circostanza.
Parliamo delle dimissioni  fulminee di un neo assessore qualche giorno prima della preannunciata proclamazione degli eletti in Consiglio Comunale.
Dimissioni ufficializzate con una motivazione così banale (motivi di lavoro) che offende l’intelligenza di un’intera comunità.
Ma gli artefici (OBIETTIVO COMUNE) meglio conosciuti come “ER  trio dei FURBETTI DER QUARTIERE” non hanno limiti.
Si sono politicamente formati intorno alle scuole di tre esponenti politici (Giovanni Siciliano, Gino Prete e Mino Frasca)  mettendo in pratica  solo i lati negativi e peggiori dei loro padri politici.
Il gruppo dei furbetti ha ritirato dalla giunta il proprio assessore qualche giorno prima della proclamazione degli eletti in Consiglio Comunale.
Si è aperto subito il totoquiz in Città sul perché di queste strane e insolite dimissioni.
Ma si sa anche i segreti più importanti sono come i Segreti di Pulcinella.
Quello che doveva essere un atto a sorpresa, come tale secretato fino all’ufficialita’, era già sulla bocca di tutti.
Adriano Muci aveva superato Giuseppe Alemanno come preferenze personali e quindi era lui il primo degli eletti della lista dei trio de ER trio dei  FURBETTI DER QUARTIERE.
Pertanto, dopo la proclamazione degli eletti, sarebbe entrato automaticamente in Consiglio Comunale al posto di Lele Manieri assessore in giunta.
Ma scarpe grosse e cervello fino, non fidandosi di lui, Lele Manieri e Cesarino Dell’Angelo gli hanno sbarrato la strada.
Lele Manieri si è dimesso e non ha perso il suo status di consigliere comunale ed ovviamente punteranno su un esterno come assessore in giunta.
E le opposizioni cosa fanno???
Nessuna presa di posizione.
L’ignavia più totale.
Tutto questo a scapito della nostra Città.
Chi svolge funzioni di rappresentanza popolare non è vincitore di un pubblico concorso.
È solo il rappresentante di una lista che non può solo essere un momento elettorale.
Lista composta da persone che, a vario titolo e contributo numerico, hanno dato la possibilità agli eletti di entrare in Consiglio Comunale e rappresentare l’intera lista e non solo loro stessi.
Questo è invece lo sbaglio che fanno molti soggetti privi di formazione politica e privi di lungimiranza.
Cinque anni sono tanti ma passano in fretta.
Tra cinque anni poi non sarà facile trovare belle persone della solarità e dell’onestà intellettuale di Adriano Muci che vi presteranno il fianco.
Guardatevi intorno.
Andate a guardare le cliccate sulle varie pubblicazioni fb a voi avverse.
Familiari diretti di candidati che erano con voi fino a qualche mese fa oggi vi odiano.
Tra cinque anni, sarete costretti anche voi ad andare a Collemeto e/o a Galatone per trovare candidati proforma di 0 voti.
La vita è un lungo percorso e Frate Augustino di cose ne ha viste tante.
Chi vivrà, vedrà!!!