FRATE AUGUSTINO E LE VERITÀ NASCOSTE
E’ proprio vero !
Anche in politica le verità storiche, che vengono tramandate da generazioni a generazioni, sono esattamente come quelle processuali.
Ovvero, non sono quasi mai rispondenti all’effettiva verità degli eventi.
Ed è in quest’ottica che Frate Augustino, domenica scorsa, ha convocato presso la sontuosa Sala delle Adunanze del Convento dell’Incoronota sia l’attuale Sindaco Pippi Mellone nonché il suo predecessore Marcello Risi.
Entrambi i convocati sono arrivati intorno alle ore 10,00.
Marcello Risi, nonostante la calda temperatura, è giunto con il suo impeccabile abito blu e con cravatta.
Pippi Mellone, come suo solito, si è presentato al cospetto di Frate Augustino con jeans e maglietta.
Appena entrati nella fastosa sala, si siedono a latere del Frate.
RISI : (Nell’inchinarsi e baciando la mano del Frate) Buongiorno Frate Augustino.
MELLONE : (Invece, senza alcuna doverosa reverenza) Salve.
FRATE AUGUSTINO : Buongiorno a tutti e due.
Avete tutti e due bisogno di molte preghiere figliuoli cari.
Tu Marcello hai bisogno di invocazioni celesti perchè sei stato e sei ancora in un covo di serpenti.
Tu Pippi invece hai bisogno di suppliche in quanto non hai ancora compreso che sei stato un miracolato.
Miracolato perchè non hai vinto tu, ma ha perso Marcello.
E qui, incominciamo a raccontare le verità.
Quelle verità nascoste, inimmaginabili per i molti, per i comuni mortali, per coloro che sono fuori dal cuore di un sistema.
Frasca e i suoi fedelissimi, che diedero luogo a quel caloroso invito a votare per te Marcello, sono stati l’ingenuo paravento delle guerre intestinali in seno alla tua coalizione.
Troppo facile, dire ad amici e a conoscenti, non ho votato Marcello perchè si era alleato con quelli !!!
La verità è che ci sono stati comunisti storici che hanno votato per Mellone, tra cui dei fratelli, entrambi ex consiglieri comunali.
La verità è che c’è stata un’intera organizzazione sindacale di sinistra che ha votato per Mellone.
La verità è che c’è stato, presso la villa di un avvocato di Nardò, un incontro riservato in cui il leccese “longa manus” del governatore Emiliano si accordò con il “volta e gabbana” per antonomasia di far votare un’intera lista, che era apparentata con te Marcello, per Mellone.
E tanti altri ed innumerevoli sono stati quei “scarsamente illuminati” esponenti di sinistra, tra cui un grossolano e zotico ex assessore, che hanno sostenuto a tempo pieno Mellone.
Tutto ciò con la sbagliata visione che Mellone, giovane ed inesperto, sarebbe rimasto in carica solo qualche anno, giusto il tempo di consentire a questi “sprovveduti” di riorganizzarsi, prendere le redini della coalizione e mandare a casa la vecchia ed indigesta nomenclatura composta da tanti mausolei che, senza lode e senza infamia, erano tra la quinta e la sesta legislatura.
Ma così non è stato ! ! !
In parole più povere, Marcello Caro, al secondo turno, non hai saputo tenere in pugno una coalizione in cui c’era di tutto e che ti ha sconfessato immediatamente dopo la sconfitta.
RISI : Analisi veritiera Frate Augustino. Peccato, che pochi la conoscano.
FRATE AUGUSTINO : E ora veniamo a te Pippi.
Tu Pippi, oggi, stai facendo la stessa cosa che fece Antonio Vaglio nel 1994 che, dagli esterni Cappelluti Tasti ai Salzedo, arrivò poi a nominare vice sindaco colui che faceva parte del gruppo ristretto che decise la candidatura a sindaco del suo avversario Antonio Gaballo.
Ne prendano atto i melloniani della “prima ora” che per te hanno “fatto a botte” su Facebook, compromettendo rapporti personali e professionali.
Hai vinto con loro ma stai gestendo la pubblica amministrazione con gli altri.
Per non parlare poi che di questa “rivoluzione” io non vedo traccia in giro.
La nostra è una Città governata malissimo in cui si vuol far passare delle inutili rotatorie e una discutibile pista ciclabile – a zig zag come i vecchi piani regolatori – come delle opere straordinarie portatrici di benessere, di lavoro ed altro.
Fai attenzione che la Città non è come il WEB in cui apparentemente hai il plebiscito.
Ho visto pubblicazioni di funerali su Facebook con mille cliccate e 800 calorosi messaggi per poi vedere quelli veri con “quattro gatti” dietro al carro.
Non ti illudere di nulla perchè la nostra Città cambia opinione con facilità.
Ho visto tanti politici sulla cresta dell’onda che sono poi caduti in un oscuro oblio, senza lasciare alcun ricordo.
E tu Caro Pippi, hai commesso ‘l’errore più grave per un Primo Cittadino : non garantire la serenità sociale.