Da palazzo personé ci fanno sapere che il toro in metallo da 40.000 euro, voluto da Mellone e i suoi, è “arte necessaria per la Città”.
Farsi beffa dei bisogni delle persone che vivono una condizione economica e sociale complicata è da sempre il tratto distintivo di questa amministrazione comunale. Lo abbiamo visto con la disgustosa pratica della distribuzione dei pacchi alimentari nell’atrio del Comune, fenomeno fermatosi solo grazie alle nostre incalzanti pubbliche denunce e prese di posizione nei confronti di un siparietto che non faceva altro che schiaffeggiare la dignità delle persone. Per questo io non accetterò mai lezioni su come andare incontro alle esigenze dei più deboli da parte di chi i deboli li vede solo come uno strumento utile alla propria schifosa propaganda. Non accetterò mai lezioni sul contrasto alla povertà e all’integrazione sociale da chi gioca a fare il finto amico dei quartieri popolari e poi va a braccetto con i milionari inglesi che vengono a cementificare indiscriminatamente il nostro territorio.
Al consigliere di maggioranza, che si risveglia dal sonno con la stessa cadenza di due cicli di letargo, e a cui è toccato l’avvilente compito di difendere una scelta come quella di spendere 40.000 euro in un toro di ferro, rivolgo un invito: si faccia affidare la missione di scrivere, o farsi scrivere, note stampa su scelte un po’ più nobili di questa, qualora l’amministrazione di cui fa parte fosse mai capace di farne. Perché c’è un limite a tutto – appunto – anche al non provare vergogna!
Lorenzo Siciliano
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