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DOPO LA CHIUSURA DELLA SCUOLA, UN ALTRO SHIAFFO PER I RESIDENTI DI BONCORE

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“Dopo la disastrosa gestione del trasporto pubblico per gli alunni delle scuole del centro Città, la sciagura targata Mellone-Sodero intacca anche Boncore, la frazione dimenticata, dove gli inquilini di Palazzo Personè non erano evidentemente ancora entusiasti nell’essere riusciti a divenire titolari di un deprecabile primato, quale è quello della chiusura della scuola, esistente da oltre quarant’anni. Hanno deciso di superarsi, snobbando gli oltre seicento residenti neretini in terra d’arneo negando a decine di famiglie la possibilità di usufruire di uno scuolabus che trasportasse i propri figli nelle scuole della vicina Porto Cesareo, dove sono stati costretti a trasferirsi per via della soppressione di un presidio culturale quale la storica scuola di Boncore.

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La motivazione illustrata dalla signora che si fregia della delega alla pubblica istruzione di questa Città per la mancanza di disponibilità di uno scuolabus? L’assenza di fondi. Si, avete capito bene. L’assessore ha riferito ai genitori delle decine di alunni di Boncore che il Comune non avrebbe soldi per pagare uno (1) scuolabus che trasporti i piccoli residenti della frazione nelle loro scuole.

Mi chiedo con quale faccia si possa affermare questa castroneria abissale. Dopo le decine di migliaia di euro per incarichi legali esterni, i fiumi di denaro per gli eventi estivi, i quattrini per un costosissimo staff del Sindaco e le tante altre risorse pubbliche utilizzate per le iniziative più discutibili, si ha il coraggio di riferire a dei genitori che il Comune “non ha soldi” per istituire un servizio pubblico a disposizione dei piccoli di Boncore.

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Questa mattina presso la sede della locale ProLoco di Boncore ho incontrato personalmente le decine di genitori letteralmente inferociti per questa incredibile vicenda ed ho garantito loro il mio impegno pieno che si tramuterà, già domattina, in una richiesta di ordine del giorno di Consiglio Comunale urgente con una proposta di protocollo d’intesa tra il Comune di Nardò e quello di Porto Cesareo acchè si metta SUBITO a disposizione della frazione uno scuolabus che possa trasportare i bambini e le bambine presso le loro scuole. Coofinanziando il costo del trasporto (parliamo di pochissime migliaia di euro). Staremo a vedere se anche di fronte a questa richiesta di “mezzo” impegno, i signori del palazzo diranno che “non ci sono soldi”.

E fa sorridere, poi, che a presenziare agli incontri presso una sede istituzionale, quale la Pro loco, debba essere un Consigliere Comunale di opposizione, mentre un delegato del Sindaco, nella stessa mattinata, per paura di essere brutalmente criticato, si rintana in una casa privata con pochi intimi per discutere di non si sa bene cosa. Non hanno neppure il coraggio di guardare in faccia i cittadini liberi che non si piegano di fronte al loro modo arrogante di gestire la cosa pubblica.”

Lorenzo Siciliano

Consigliere Comunale

Partito Democratico

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