Ammontano a più di 3 milioni di euro le risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che l’Ambito Territoriale Sociale n. 3, di cui il Comune di Nardò è capofila, ha ottenuto sui delicati fronti del sostegno alle famiglie e alle persone con disabilità, del contrasto alla povertà e, in generale, del rafforzamento dei servizi. Si tratta di fondi preziosissimi che verranno investiti in grandissima parte per la rifunzionalizzazione dell’immobile dell’Istituto Vernaleone (ex Conservatorio) di via San Giovanni, che il Comune di Nardò ha in comodato d’uso. Dell’Ambito Sociale n. 3 fanno parte anche i comuni di Porto Cesareo, Leverano, Seclì, Galatone e Copertino.
Nel dettaglio, l’Ambito porta a casa 211 mila 500 euro per il sostegno alle capacità genitoriali e alla prevenzione della vulnerabilità delle famiglie e dei bambini. Saranno costituiti gruppi di lavoro in grado di fare un’analisi preliminare delle famiglie “target”, di attivare i dispositivi di intervento, di realizzare attività di tutoraggio. Altri 330 mila euro saranno destinati al rafforzamento dei servizi sociali domiciliari per garantire la dimissione anticipata assistita e prevenire l’ospedalizzazione di persone anziane non autosufficienti o in condizioni di fragilità, di persone senza dimora o in condizioni di precarietà abitativa. Saranno implementati i servizi di assistenza domiciliare integrata e utilizzati servizi di teleassistenza e telemedicina. Con altri 210 mila euro (in partnership con l’Ambito Territoriale Sociali di cui è capofila il Comune di Martano) saranno rafforzati i servizi sociali e la prevenzione del fenomeno del “burn-out” tra gli operatori sociali. L’Ambito ha ottenuto ancora 715 mila euro per il rafforzamento dei percorsi di autonomia delle persone con disabilità (definizione di un progetto individualizzato, messa a disposizione di alloggi idonei, sostegno all’accesso al mondo del lavoro). Infine, 660 mila euro sul fronte dell’housing temporaneo, cioè l’assistenza alloggiativa temporanea (fino a 24 mesi) per singoli o nuclei familiari in estrema difficoltà, e 940 mila per un centro servizi per il contrasto alla povertà che faccia attività di accoglienza, di presidio sociale e sanitario, di ristorazione, di mediazione e orientamento al lavoro.
“Siamo convinti – dice la vicesindaca e assessora ai Servizi Sociali, nonché presidente del coordinamento istituzionale dell’Ambito Maria Grazia Sodero – di avere a disposizione risorse preziose per un ampio spettro di problematiche diverse, che vanno dalla disabilità alla povertà, dai minori agli anziani. Purtroppo, la domanda di servizi e sostegni sociali in questo periodo storico è sensibilmente cresciuta e le istituzioni devono poter rispondere a tante e complicate esigenze, che possono essere di tipo abitativo o di assistenza sanitaria, di sostegno alla disabilità o di accesso al mondo del lavoro. Il valore aggiunto di questa importante mole di fondi a nostra disposizione è la rifunzionalizzazione di un immobile che ha un significato storico enorme per la nostra città, ma che nel corso dei decenni ha perso centralità. Daremo al vecchio Conservatorio una immagine e una funzione completamente rinnovate”.