DIVIETO DI AVVICINAMENTO ALLA FAMIGLIA PER IL PIROMANE

E’ scattato il divieto di avvicinamento alla famiglia per il quarantenne che ha dato fuoco a due auto in uso alla moglie ed ai suoceri. I carabinieri di Nardò lo hanno denunciato a piede libero per danneggiamento. Il fatto si è verificato in via Ungaretti, zona Incoronata, in seguito ad una furiosa lite avvenuta durante il pranzo del 25 aprile.

La premessa è l’invito dell’uomo per consumare il pranzo alla famiglia della moglie, nella sua abitazione di campagna, presso i propri genitori. Ma alla fine del momento conviviale la tensione, che era latente, esplode in una furiosa discussione che poi culmina con l’incendio delle vetture.
Ecco come sono andate le cose: l’uomo invita a pranzo i suoceri in casa dei suoi, in una zona di campagna, ma sempre nel territorio di Nardò. La situazione, però, degenera, probabilmente per vecchie ruggini. Il litigio è principalmente con i suoceri, entrambi pensionati, e probabilmente la moglie prende le parti dei genitori. Ad un certo punto l’anziano – che è un militare in pensione – annuncia al genero di avere intenzione di denunciarlo per quel che si è detto durante la discussione e che ben presto i carabinieri lo chiameranno per questo motivo. Ma l’uomo “abbrevia” i tempi e nel tardo pomeriggio entra in azione.
Si procura della benzina e con una lattina la versa sulle automobili della moglie e dei suoceri, entrambe parcheggiate in via Ungaretti. Una per strada, l’altra in una pertinenza interna all’abitazione.
La prima vettura va completamente distrutta, l’altra subisce diversi danni. Sono i vicini di casa a vedere l’uomo ed a fare l’allarme. Intanto l’autore del gesto si reca in caserma e, di fatto, si costituisce spiegando il gesto ed i motivi per cui l’ha compiuto. I familiari, intanto, erano spaventatissimi in casa – compresi i bambini – nell’assistere al rogo delle vetture, nel frattempo spento dai vigili del fuoco di Gallipoli. Avrebbero accusato anche i sintomi di una intossicazione a causa dei fumi. Una vicenda amara che, per ora, si è conclusa con la denuncia ed il divieto di avvicinamento. Conducono le indagini i carabinieri guidati dal comandante della locale stazione, il maresciallo maggiore Vito De Giorgi. L’uomo è assistito dall’avvocato Tommaso Valente, la donna ed i suoi familiari dall’avvocato Antonio Falangone.