LA CAMPANELLA DEI DIRITTI NON SUONA PER TUTTI. IL CASO NARDÒ FA PARLARE IN TUTTA LA PROVINCIA

Dal Cpo a Roberto My ed Alessandra Boccardo. Passando per le difficoltà della famiglia che hanno fatto emergere la drammatica situazione. I ritardi assurdi nell’assunzione di venti operatori che risolverebbe tutto.

Le agguerrite componenti del Comitato pari opportunità presieduto da Federica Ruggeri, ieri mattina avevano in animo di manifestare clamorosamente contro i disservizi nella scuola. Poi si sono fermate in attesa di risoluzioni che portino ad una adeguata assistenza ai piccoli alunni che, ad oggi, sono senza reale possibilità di frequentare le lezioni.

Il caso è scoppiato grazie ad una ferma presa di posizione di due genitori che hanno rivelato come il figlio non avesse insegnante di sostegno né assistente. L’assistente è assegnata dall’Asl ma le risorse sono terminate e di solito è il Comune tramite i Servizi sociali – hanno spiegato i genitori – a fare una gara d’appalto per la cooperativa che dovrebbe coprire queste mancanze. Il giovanissimo è autistico ed ha bisogno di andare al bagno con qualcuno ogni mezz’ora. In queste condizioni, dunque, non può frequentare la scuola.

“E’ una situazione inaccettabile che riguarda il mancato avvio dell’integrazione scolastica prevista per gli studenti diversamente abili. Un vero e proprio scaricabarile fra Comune, Provincia e Regione, che vede in questi giorni i responsabili comunali, assessore alle Pari Opportunità e relativa Commissione, accusare senza mezzi termini la Regione perché non avrebbe assegnato fondi sufficienti a coprire l’intero arco dell’anno scolastico” dicono Roberto My ed Alessandra Boccardo, consigliere comunale e coordinatrice cittadina di Art.1 Leu. “Un’amministrazione comunale, come quella di Nardò che, col sindaco in testa, va in Regione a prendere ordini e a farsi finanziare progetti forse non sempre strettamente indispensabili – continuano i due – dovrebbe rompere ogni indugio e pretendere dagli amici che vanta in Regione tutti gli atti necessari per l’avvio immediato dell’integrazione scolastica, anche e soprattutto quella che riguarda l’assistenza materiale ai minori meno fortunati. Inoltre, al fine di evitare che prosegua l’indecenza del rimpallo di responsabilità, dovrebbe esigere la convocazione di una conferenza di servizi alla quale partecipino il Comune, la Provincia, la Regione, l’Asl”.

My e Boccardo, infine, rivelano quanto hanno saputo nella giornata di ieri: “Siamo venuti a conoscenza che un recente bando dell’Ambito Territoriale, con Nardò comune capofila, prevede l’assunzione di venti operatori dell’integrazione scolastica. Nel considerare che il ritardo nei tempi di tale bando non consente affatto l’avvio tempestivo di questo importante servizio, chiediamo comunque che la questione venga finalmente affrontata da tutti gli enti interessati anche nei suoi termini generali e si trovi una soluzione valida per l’oggi e per il futuro”.