di CHRISTIAN GUARINO
Primo giorno da allenatore del Lecce per Eusebio Di Francesco, che ha parlato così in conferenza stampa presentandosi alla piazza salentina: “C’è una differenza fra gli spogliatoi di 15 anni fa e quelli attuali. So cosa voglio dai miei ragazzi, so quando serve la carota e quando il bastone. Abbiamo bisogno del dialogo, della condivisione”.
Sembra che Di Francesco abbia un piano chiaro per la squadra e stia già pensando a come sfruttare al meglio le abilità dei suoi giocatori. Il 4-3-3 è un modulo molto versatile che può permettere di avere un buon equilibrio tra difesa e attacco. La superiorità numerica sugli esterni può essere un fattore chiave per creare opportunità di attacco e sorprendere gli avversari.
“Sono orgoglioso di essere qui e di avere l’opportunità di lavorare con questa squadra. Per quanto riguarda la tattica, giocheremo con un 4-3-3, quindi avremo bisogno di calciatori sugli esterni che siano in grado di creare la superiorità numerica e di supportare gli attaccanti. Siamo pronti a lavorare sodo e a dare il massimo per raggiungere i nostri obiettivi.”
Lecce piazza calda con tanta pressione: “Da avversario credo che venire a giocare qui non è facile, per il tifo, l’attaccamento e la passione di questo pubblico. Dobbiamo portare i tifosi dalla nostra parte con l’atteggiamento. Sul gol cercheremo di lavorarci per migliorare la squadra. A Venezia mi è capitato di creare tanto, a prescindere dai tiri in porta. Zeman chiamava tiri della disperazione quelli da 40 metri, che per me non sono tiri”.