“La minaccia si è concretizzata: riapre – per ora fino al 31 luglio – la discarica Burgesi di Ugento. Lo ha comunicato l’Ager con nota del 1° luglio inviata ai 17 Comuni interessati, che dovranno conferire nell’impianto i rifiuti indifferenziati e provenienti dallo spazzamento stradale. Una decisione assurda e inaccettabile, che schiaccia come un macigno la volontà del territorio, uno fra i più martoriati del Salento per aumento delle patologie tumorali. Siamo sconcertati di fronte all’arroganza della Regione Puglia, che ha ignorato le proteste dei cittadini e il muro che abbiamo sollevato in Consiglio regionale ad aprile scorso, con ben due audizioni in Commissione Ambiente, contro la prospettiva di riaprire e sopraelevare una discarica già satura e chiusa da ottobre 2024. Ci siamo subito opposti alla proposta di aggiornamento del Piano regionale di gestione dei rifiuti urbani presentata a febbraio scorso, che prevedeva la sopraelevazione della discarica di Ugento. Abbiamo dato voce ancora una volta alle battaglie ambientali del Salento, abbiamo avuto il coraggio di accusare la Regione e il presidente Emiliano di voler svendere il territorio come merce di scambio per compensare le perdite del gestore della discarica, abbiamo chiesto pubblicamente in audizione le dimissioni dell’assessora all’ambiente Triggiani. Ma la Regione tira dritto nel suo progetto di fare del Salento la discarica della Puglia, senza curarsi della salute e dell’ambiente della nostra gente e della nostra terra.
Noi non staremo a guardare. Chiamiamo a raccolta le istituzioni e le associazioni locali, per agire compatti contro questo atto di forza deciso da Bari sulla nostra pelle. Sappiamo bene, purtroppo, che le autorizzazioni temporanee si trascinano senza fine. È un film già visto e subìto troppe volte dal nostro Salento, che ha il diritto di riprendersi la sua terra e di pretendere che venga risanata e messa in sicurezza”.