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Violenta aggressione a Nardò: a novembre il processo per lesioni gravissime su una coppia

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Nardò – Si terrà il prossimo 7 novembre 2024, presso il Tribunale di Lecce, l’udienza preliminare per il giudizio abbreviato nei confronti di E.D., 30 anni, originario di Göppingen (Germania) e residente a Nardò, accusato di violente aggressioni ai danni di A.A. e A.F..

L’accusato, attualmente detenuto nella Casa Circondariale di Lecce, dovrà rispondere di gravi reati, tra cui lesioni personali aggravate, violenza privata e rapina. I fatti risalgono al 12 maggio 2024, quando E.D. si sarebbe presentato presso l’abitazione dei coniugi A.A. e A.F. con la scusa di chiedere un bicchiere d’acqua per la moglie incinta. Secondo le ricostruzioni della Procura, dopo essere stato accolto in casa, avrebbe spinto violentemente A.A. e lo avrebbe trascinato all’interno, per poi scagliarsi con ferocia contro A.F., colpendola più volte alla testa e al corpo.

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La violenza dell’aggressione sarebbe proseguita con l’uso di un bastone, con cui E.D. avrebbe inferto ulteriori colpi al capo e alla schiena di entrambi i coniugi. Le vittime hanno riportato gravi lesioni, tra cui una frattura del gomito per A.F. e traumi cranici e vertebrali per A.A., con prognosi di 30 giorni per entrambi.

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E.D. è accusato di violenza aggravata, con l’aggravante dell’uso di un’arma e della recidiva, e di rapina, poiché dopo l’aggressione si sarebbe appropriato di alcuni effetti personali presenti nella casa delle vittime. Gli inquirenti hanno evidenziato la brutalità dell’attacco, avvenuto all’interno di un contesto familiare, e le lesioni causate, che hanno richiesto l’intervento immediato del personale sanitario.
L’imputato, difeso dall’avvocato Andrea Bianco del Foro di Lecce, ha richiesto il giudizio abbreviato, una scelta processuale che, in caso di condanna, gli permetterebbe di beneficiare di uno sconto di pena.

Il giudice per le indagini preliminari, Giulia Proto, sarà chiamato a valutare la richiesta di giudizio abbreviato e le prove raccolte dalla Procura, rappresentata dalla dott.ssa Rizzo.

Le vittime, A.A. e A.F., saranno assistite dall’avvocato Antonio Palumbo, e il loro racconto sarà cruciale per ricostruire nei dettagli quanto accaduto durante quella drammatica giornata di maggio.