La Battaglia di Federica per un Assegno d’Inclusione

Lecce è diventata involontariamente il palcoscenico di un dramma umano, una storia di ingiustizia che ha segnato profondamente la vita di Federica, una donna di 35 anni affetta da una rara malattia fin dalla nascita. Il suo tormentato cammino ha raggiunto l’apice quando si è trovata costretta a compiere un percorso burocratico per ritirare l’assegno d’inclusione che le spettava a causa delle sue gravi condizioni fisiche.

Nonostante documentazione medica esaustiva e la sua dipendenza vitale da macchinari sanitari, gli uffici postali hanno inspiegabilmente richiesto la sua presenza fisica. L’Inps, chiamato a risolvere la situazione, si è rivelato inefficace, lasciando Federica e i suoigenitori a lottare contro ostacoli insormontabili per raggiungere l’ufficio postale.

La promessa di un funzionario che avrebbe agevolato il processo si è rivelata un’illusione. Federica ha dovuto affrontare buche e marciapiedi inadatti, giungendo infine all’ufficio postale per firmare personalmente i documenti, con l’assistenza della madre a causa della sua fragile salute.

Ciò che avrebbe dovuto essere un processo agevole si è trasformato in un calvario. Federica ha vissuto un’umiliazione inaccettabile, svelando la dura realtà di un sistema burocratico che avrebbe dovuto proteggere, non umiliare, chi si trova in condizioni di vulnerabilità.

Oggi, con coraggio, Federica si appresta a denunciare questa ingiustizia, auspicando che la sua storia possa fungere da monito affinché nessun altro debba affrontare una simile disumanità. È giunto il momento di un cambiamento nel sistema, affinché la burocrazia non si trasformi in un calvario per chi già lotta con le sfide quotidiane. La dignità di ogni individuo deve essere rispettata, e nessuno dovrebbe essere costretto a subire umiliazioni mentre cerca di accedere ai propri diritti.