MOZIONE LEUZZI- “È ARRIVATO IL MOMENTO DI FARE CHIAREZZA E DI METTERE SUL TAVOLINO LE VERITÀ NASCOSTE”
Arriva puntuale la replica alla Avv.ssa Serena Sequestro da parte del “gruppo Leuzzi”
Che tristezza la politica fatta di verità nascoste, di notizie false, di frasi ad arte per gettare ombre su chi si intende colpire, quando non si hanno altre argomentazioni. Frutto di una scuola della nuova politica che a Nardò in questi anni ha preso piede e che ora fa proseliti nella sinistra, nel PD e in coloro che hanno la pretesa di rappresentarlo.
Quella che si legge, è una vergognosa ricostruzione dei fatti relativi al congresso cittadino PD.
La “situazione inquinata da gravi violazioni” denunciata con tanta enfasi, in realtà consisterebbe nella circostanza di aver fatto votare n. 3 tesserati, che a dire della mozione Sequestro non ne avrebbero avuto diritto. Riguardo al primo, che sarebbe stato colpito da provvedimento di espulsione dal PD, si omette però di dire che l’ufficio elettorale non era in possesso di alcuna documentazione in tal senso, e soprattutto che quel tesserato era stato inserito dallo stesso Segretario Provinciale nell’elenco degli aventi diritto al voto.
In merito al voto espresso dagli altri due iscritti, questi non erano inseriti nell’elenco ufficiale dei votanti trasmesso al circolo nelle 48 ore precedenti solo perché, trattandosi di rinnovo di tessera, lo stesso rinnovo (come da regolamento) poteva essere effettuato fino al momento del voto. Cosicchè essi avevano tutto il diritto di votare.
D’altra parte, su dette operazioni di voto, nulla è stato eccepito nel verbale di chiusura dei lavori regolarmente sottoscritto dal rappresentante della Sequestro, la quale oggi invece grida allo scandalo e parla di prevaricazioni e gravi violazioni.
Peccato invece che si ometta di dire che le contestazioni avanzate sui 3 iscritti e sul loro diritto di voto, restano influenti rispetto al risultato del congresso, in quanto, anche ad ipotizzare che i 3 voti in questione fossero andati effettivamente alla mozione Leuzzi, non avrebbero potuto comunque cambiare il risultato, che è stato di 55 voti per Leuzzi e 50 per Sequestro. Omettendo altresì di fare cenno agli altri 17 voti, espressi sempre a favore di Leuzzi, non considerati in quanto ancora sub iudice. In realtà, a dispetto di “principi, regole, correttezza e buona politica” sbandierati ad effetto, l’unica reale, grave violazione è quella posta in essere proprio dalla mozione Sequestro (che ovviamente viene ben nascosta), ossia la violazione dell’art. 7 del regolamento.
Norma che tende ad impedire i famosi “pacchetti di tessere”, vietando ad un qualsiasi iscritto di effettuare in proprio il pagamento per più di 3 tessere. Cosa che invece si è verificata, essendo emerso che all’elenco di ben 32 iscritti della mozione Sequestro è stato allegato un’unica distinta di versamento cumulativo effettuato dal c.c. di un semplice iscritto, non autorizzato dal Commissario alle operazioni di tesseramento. Ipotesi che, in tanti circoli del PD ha già determinato l’immediato annullamento delle tessere.
E nonostante tutto questo, ancora dai soliti noti si tenta di impedire che nel circolo di Nardò vi sia quel radicale cambiamento che
gli iscritti chiedono a gran voce!!!