lele Manieri

Nardò – San Gregorio, ultimo giorno di festeggiamenti. Manieri: “Grande tradizione per i neretini, lavoriamo per una festa sempre più bella e sentita”

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FALANGONE

Con l’ultima solenne celebrazione della messa nella Cattedrale (ore 18.30), preceduta in piazza Salandra (ore 17.15) da cento rintocchi di campana in memoria delle vittime del terremoto del 1743, si concluderà oggi a Nardò il ciclo dei festeggiamenti del Settenario in onore di San Gregorio Armeno, alla presenza delle autorità civili e religiose.

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San Gregorio è venerato come patrono della città di Nardò dal 1743, in seguito al miracolo del 20 febbraio di quell’anno:  si tramanda che proprio nel corso del terremoto si vide la statua di San Gregorio ruotare su sé stessa per ben tre volte, con la mano benedicente protesa con l’intento di fermare il sisma. Questo evento fu interpretato dai fedeli come la protezione del Santo Patrono sulla città. Da quel 20 febbraio, ogni anno Nardò rende omaggio a San Gregorio con grande senso di gratitudine.

“Nardò merita di rinvigorire il suo rapporto con la tradizione e con la devozione per il suo santo patrono – afferma il condigliere comunale di Nardò, Lelè Manieri -, e anche quest’anno ci siamo adoperati come amministrazione comunale per rendere la festa in onore di San Gregorio ancora più bella. Un ringraziamento speciale lo rivolgo a tutti i neretini e, in particolare, ai commercianti che in questi giorni hanno animato le vie del centro con luci, colori e pittoresca allegria”.

In serata, alle ore 20, sempre in piazza Salandra, si esibirà l’orchestra ensemble “Terra del Sole”, diretta dal Maestro Enrico Tricarico, con musica classica, jazz, tango, colonne sonore, lirica, musica barocca, world music e brani inediti.

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