lele Manieri

DELIRIO DI ONNIPOTENZA – “LA POLITICA NON E’ UN PROGRAMMA”

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Tutti dibattono sui 15.408 voti con i quali Pippi Mellone è stato investito da una legittimazione dogmatica (74.08%) a ricoprire nuovamente il ruolo di Primo Cittadino ma pochi ricordano i 12.498 voti (63,62%) con i quali Rino Dell’Anna in maniera altrettanto plebiscitaria da Sindaco della Città dimissionario divenne Deputato della Repubblica Italiana, vincendo su un potente sottosegretario alla Giustizia tal Rocco Maggi chiamato anche “lu monacu” al suo paese Martina Franca.

Correva l’anno 2001, a Nardò imperava un moderatissimo Centro – Destra con tanti e tanti giovani rampolli ed ambiziosi.

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Giuseppe Fracella, vice sindaco uscente, fu il primo a pretendere di sedere alla poltrona più alta della Città.

All’epoca, erano tanti i lacchè del “gelatinato” Fracella che, con la sua folta chioma, era l’idolo di molte donne liberal – moderate.

3.500 voti di preferenze personali alle provinciali.

Un seguito sociale fortissimo, esteso anche nell’alta borghesia della nostra Città.

Frate Augustino ricorda ancora il “vocione” del compianto “Don Carlo”, un nobile locale pieno di goliardia, allorquando affermò in pubblico : “Fracella non sarà solo il prossimo Sindaco di Nardò ma il prossimo Deputato della Repubblica.”

Insomma !!!

Si prevedeva un futuro ministeriale per l’allora giovane di destra.

Walter Mirarco, assessore all’urbanistica uscente e uomo forte dell’apparato, non fu di meno nel rivendicare la poltrona più alta della Città.

Era considerato l’uomo forte dell’apparato.

Colui che in tutta Italia aveva ramificazioni e conoscenze.

E si creò quindi una divisione all’interno della coalizione che aveva governato per 10 anni la Città.

Giovanni Siciliano fece poi la differenza !!!

Quest’ultimo fu tra quelli che, con armi e bagagli, abbandonarono il centro – destra ed accompagnarono Antonio Vaglio nel progetto Centro – Sinistra.

E così la storia della nostra Città cambiò rotta.

Fracella cadde al primo turno e Mirarco perse sonoramente al secondo turno.

Invece, un centro – sinistra, che era destinato a perdere, con precedenti candidature a sindaco fallimentari, arrivò a governare la Città di Nardò.

Orbene !!!

Tutte queste premesse per arrivare ad affermare cosa ???

Mellone, condivisibile o non, è un magnifico.

Il suo 74% non lascia margini di interpretazione.

Già si è aperta la sua successione poiché la legge prevede solo due mandati consecutivi per il Sindaco.

Ma secondo Frate Augustino la sua eccezionale eredità politica non sarà tutta trasmissibile.

Così come il più importante 70%, che fu quello ottenuto dalla Poli Bortone a Lecce nel 2002, non fu trasmesso al figlio di Enzo Perrone nel 2007 in presenza oltretutto di un centrodestra unito che godeva della grande
rendita politica di zia Adriana.
Infatti Paolo Perrone si fermò ad un 54% con avversario un funzionario di partito di sinistra, tal Rotundo.
Mentre zia Adriana il suo 70% lo aveva ottenuto contro Alberto Maritati.

Ritornando a Nardò, due anni fa, molti si sono “dannati” per ottenere il “posto” – tanto per usare il loro gergo familiare – di vice sindaco.

I loro familiari, parlando con gli amici, con convinzione dicevano a “Caio tocca il posto di vince sindaco che poi automaticamente tra cinque anni fa il Sindaco”.

E poi e poi ! ! !

Tra i due litiganti, la terza ha goduto. Una giovane capace e umile, che riesce con il suo non apparire per ogni minima “Cacata” a dare il giusto equilibrio istituzionale che la nostra città merita.

Amici cari, niente è automatico in politica.

Tra 1 anno e mezzo vedremo !!!

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