Nardò – Lorenzo Siciliano: “La discarica di Castellino va subito messa in sicurezza, con l’impegno primario della Regione”
“La questione della discarica di Castellino va affrontata e risolta, in via definitiva, per rendere il sito non più potenzialmente inquinante, non più nocivo per la salute della comunità di Nardò”: è questo il parere di Lorenzo Siciliano, consigliere comunale e capogruppo del Partito Democratico a Nardò, in relazione alla richiesta di audizione della V Commissione ecologia e tutela del territorio presentata nei giorni scorsi dal consigliere regionale Donato Metallo (PD), con la quale si chiede il parere sull’argomento di Michele Emiliano (Presidente della Giunta regione Puglia), Anna Grazia Maraschio (assessore all’Ambiente), Paolo Garofoli (direttore dipartimento Ambiente), Gianfranco Grandaliano (direttore generale Ager), Stefano Minerva (presidente della Provincia di Lecce) e Pippi Mellone (sindaco di Nardò e presidente Aro Le/6).
“La richiesta di audizione del consigliere regionale Metallo è la classica pietra lanciata in uno stagno – afferma Lorenzo Siciliano -, in vista della messa in sicurezza e successiva post gestione della discarica di Castellino. Da sin troppi anni, ascoltiamo annunci da parte del sindaco Mellone sulle ormai innumerevoli “imminenti chiusure definitive” di quel sito, che ha ingoiato centinaia di tonnellate di rifiuti. Annunci che, puntualmente, si sono rivelati spot propagandistici, utili esclusivamente a prendersi gioco dei neretini, speculando politicamente ed elettoralmente su un tema straordinariamente serio e delicato come quello dell’ambiente e della salute dei cittadini. Con questa audizione, che spero sia calendarizzata quanto prima – continua Siciliano -, avremo la possibilità concreta, e non le solite chiacchiere, di comprendere quando e come Castellino verrà definitivamente reso un sito non più pericoloso. Voglio ricordare come sulla discarica l’impegno delle forze di opposizione sia stato sempre massimo, con proposte di delibere, interrogazioni e commissioni mirate a sollecitare fino alla noia la conclusione dell’iter di messa in sicurezza. Spero che questa sia la volta buona, con l’impegno primario dell’istituzione regionale, per chiudere definitamente una delle pagine più buie della storia della città di Nardò”.