lele Manieri

SEI ANNI DI ANNUNCI, MA LA DISCARICA DI CASTELLINO CONTINUA AD ESSERE UNA BOMBA ECOLOGICA.

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Fin dall’inizio della precedente consiliatura – ormai sei anni fa – ho sempre sollecitato sia dal punto di vista istituzionale, con proposte di delibera e interrogazioni consiliari, sia dal punto di vista politico con diverse iniziative pubbliche, Comune e Regione ad affrontare in modo serio e rapido la messa in sicurezza e successiva post gestione della discarica di Castellino.

Dalle stanze del palazzo, in questi lunghi sei anni anni, più volte hanno annunciato l’“imminente chiusura della discarica”. L’ultima volta risale a qualche settimana prima delle elezioni comunali di Ottobre scorso, per bocca dell’ex assessore all’ambiente Natalizio, pluri volta gabbana e volto noto del camaleontismo politico, oggi a casa, ma con la figlia assunta dal Sindaco Mellone come componente del suo staff d’oro, che è costato, costa e costerà ai neretini centinaia di migliaia di euro.

L’onestà intellettuale, la verità dei fatti e il rispetto che si deve ad una comunità come la nostra che ha sofferto lungamente la presenza di una discarica “ingoia tutto” come Castellino, mi impone di tornare a parlare nuovamente di questa piaga ambientale su cui tutti tacciono e per la quale il sindaco in carica e i suoi proni assessori hanno solo speso fiumi di parole, speculando politicamente sulla tutela ambientale di questa Città.

L’ormai nota conferenza dei servizi a lavoro, da anni, per la messa in sicurezza di castellino ha prodotto un progetto, già mesi fa, che dovrà, una volta approvato, essere eseguito. Un’esecuzione che potrà avvenire solo se il gestore della discarica, cioè la persona giuridica deputata, nel rivalersi sui 54 comuni dell’ex Ato Lecce 2 che conferivano i loro rifiuti a castellino e che non hanno pagato i ristori ambientali negli anni in cui la discarica era attiva, non incontrerà le resistenze e dunque i ricorsi dei 54 Comuni stessi chiamati a rideterminare le loro tariffe tari per pagare la chiusura di castellino.

Ricorsi che inevitabilmente, dati i già onerosi costi della tari nei diversi Comuni, ci saranno. E porteranno ad una dilatazione notevolissima dei tempi per la messa in sicurezza.

Per queste ragioni bisogna dire le cose come stanno ed usare parole di verità.

In passato, ho riconosciuto all’attuale amministrazione la buona volontà su questo tema, ma non la rispondenza della realtà dei fatti ai loro falsi proclami. Perché la discarica non chiuderà né tra venti giorni, come garantirono a Settembre 2021, né tra pochi mesi.

Lorenzo Siciliano
Consigliere Comunale
Capogruppo Partito Democratico

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