Frate Augustino: tutta la verità, nient’altro che la verità

“Questo è un articolo di fantasia. Nomi, personaggi, luoghi ed eventi narrati sono il frutto della fantasia del ’autore o sono usati in maniera fittizia. Qualsiasi somiglianza con persone reali, viventi o defunte, eventi o luoghi esistenti è da ritenersi puramente casuale.

 

Ieri sera, al Convento dell’Incoronata, non si era mai visto uno spiegamento delle forze dell’ordine così imponente.
Infatti, cosa che non si era mai vista, Bruno Vespa da Roma si è scomodato a venire a Nardò per intervistare Frate Augustino.
I due sono uniti da un’amicizia molto forte, consolidata negli uffici di Palazzo del Buon Gesù, sede storica della Democrazia Cristiana.
Bruno Vespa, all’epoca, giovane giornalista mentre Frate Augustino era nelle stanze dei bottoni a Roma.
È stato anche capo di gabinetto dell’allora potentissimo segretario della Democrazia Cristiana Benigno Zaccagnini .
Erano gli anni di piombo, delle strategie della tensione e del “caso ” Moro.
Frate Augustino è stato un uomo di potere negli anni ’70.
Ha fatto il bello e il cattivo tempo.
Da lunghi anni, si è esiliato nel Convento dell’Incoronata in cui si dedica alla cura delle sue straordinarie piante officinali tra cui la potentissima salvia bianca.
Veniamo adesso a come si è evoluta l’intervista che sarà trasmessa, tra qualche giorno, a reti unificate.
Bruno Vespa ha fatto subito riferimento al disastroso risultato conseguito da Mino Frasca Presidente della SGM.
Frate Augustino ha sottolineato che Frasca, oggi come nel 2016, è stato solo l’ingenuo paravento di ben altri disastri più discutibili.
Incominciamo dal movimento cinque stelle che ha Nardò è rappresentato da una Deputata della Repubblica e da un Consigliere Regionale oggi anche vice presidente del consiglio regionale.
La loro lista ha rastrellato 300 voti.
Viene da chiedere: ma a che cosa sono servite le scorribande di Conte e di Di Maio con la Città bloccata da polizia, scorte ed altro???
Chi erano le persone presenti in piazza la cui assenza nelle urne è stata di palmare evidenza???
Probabilmente erano persone che con corriere organizzate venivano da fuori paese.
Così come faceva Frasca nel riempire le piazze di Maglie e di Lecce in favore di Fitto e dei vari Marti.
Avrebbero fatto meglio i grillini ad affidarsi a qualche collega di Giancarlo Macorano.
Perlomeno una ventina di voti li ha portati alla lista di Forza Nardò.
Tornando al cuore della questione, a parere di Frate Augustino, ad un Sindaco uscente fortissimo vi è stata una contrapposizione a dir poco inadeguata.
In un momento storico emblematico, ad un Sindaco con furor di popolo, il centrosinistra ha contrapposto la massima espressione di un appiattimento politico che è diventato indigeribile ai nostri concittadini.
Un candidato sindaco (Falangone) che sta alla sua settima legislatura e che, negli ultimi 5 anni di consiliatura, non ha aperto bocca.
E poi si meravigliano che il giovane Lorenzo Siciliano (unico ad avere onorato nel bene e nel male il suo ruolo di opposizione) abbia avuto un consenso elettorale preminente rispetto ad altro consigliere (Piccione) alla quinta legislatura, anche egli rappresentante di una nomenclatura indigesta agli stessi uomini di sinistra.
Un tonfo quello del centro sinistra fortissimo con 3.150 voti al candidato sindaco e meno di 3.000 alle liste collegate.
Più precisamente il centro sinistra ha perso 2/3 dei consensi così come il movimento cinque stelle e il gruppo di Frasca.
Tutti quanti hanno avuto un terzo del consenso ottenuto 5 anni fa.
Altra assenza quinquennale è stata quella dell’altro candidato sindaco Mino Frasca.
Dopo la sconfitta elettorale del 2016, dalla sera alla mattina chiuse il suo circolo, punto di riferimento per tante persone che nel corso degli anni si sono perse.
Non hanno più la società civile che ruota intorno a loro e continuano a commettere un errore dietro l’altro.
La società civile non ha più voluto quei tromboni che, senza lode e senza infamia, hanno popolato il nostro consiglio comunale per decenni.
La Società civile ha detto “no” alla non politica dei compari, dei figli super convenzionati ed altro.
Tutti bocciati senza pietà e misericordia.
Da 500 voti sono passati a 100 voti mentre gli “agnuni cacati” sono cresciuti.
Nardò ha deciso così.
Ci rivediamo tra cinque anni.