GIORNATA “NO” AL VITO FAZZI. LA LETTERA DI UN NONNO

Certe “gentilezze e delicatezze”, Caro direttore, da parte di alcuni medici difficilmente le dimentichi, e la giornata di oggi è stata di ennesima “premura” da parte di una dottoressa, pediatria del Fazzi.

Dopo 33 anni di attività professionale in Asl/Lecce, prestando opera in vari reparti ed ambulatori, a meno che i parenti non fossero dei burberi e scortesi cittadini, non mi sono mai, neanche lontanamente, sognato di mettere alla porta un familiare garbato e gentile che intendesse assistere alla visita di un suo congiunto.

La dottoressa in questione, nell’ambulatorio di Pediatria, nonostante mi sia qualificato come infermiere e con il garbo che sempre mi contraddistingue, mentre visitava mio nipote, mi ha letteralmente messo alla porta, asserendo che come nonno non potevo presenziare alla visita pediatrica. Pensate che proprio in Pediatria a Nardò, ho lavorato per 12 anni.

GRAZIE dottoressa, grazie dr. Caprio DIRETTORE della pediatria e grazie alla Asl di Lecce. Queste gentilezze non si possono dimenticare.

 

Maurizio Maccagnano

sindacalista dissidente