GUL – UNO SPARO NEL BUIO, IN SCENA IL GIALLO DELLA MORTE DI OLOF PALME

La ricca stagione di prosa del Teatro Comunale di Nardò, organizzata dall’amministrazione comunale e da Teatro Pubblico Pugliese, in collaborazione con TerramMare Teatro, prosegue domani, venerdì 2 febbraio, con Gul – Uno sparo nel buio, un giallo portato in scena da Cantieri Teatrali Koreja (inizio ore 21).

La ricca stagione di prosa del Teatro Comunale di Nardò, organizzata dall’amministrazione comunale e da Teatro Pubblico Pugliese, in collaborazione con TerramMare Teatro, prosegue domani, venerdì 2 febbraio, con Gul – Uno sparo nel buio, un giallo portato in scena da Cantieri Teatrali Koreja (inizio ore 21).

Gul è un un giallo svedese: c’è la neve, le giornate in cui non sorge mai il sole, un omicidio violento, un complotto politico. La vittima è O.P.: di lui sappiamo tutto: chi era, cosa ha fatto, cosa pensava… quello che non sappiamo è l’identità del suo assassino, l’arma con cui è stato ucciso e, soprattutto, sopra ogni altra memoria o elucubrazione, il perché. Lo spettacolo ruota attorno a uno degli eventi più traumatici della storia contemporanea europea: l’omicidio del premier svedese Olof Palme. Nel 1986, l’assassinio di Palme ha segnato la storia politica mondiale, esattamente come la morte di John Fitzgerald Kennedy sconvolse gli equilibri politici del tempo. La questione politica dietro l’assassinio del premier social-democratico svedese è immensa e non totalmente chiarita: ci sono indizi che legano addirittura la CIA, la P2 e Licio Gelli al complotto attorno all’omicidio, ma esistono tracce di coinvolgimenti dei servizi segreti sudafricani, di terroristi curdi e neonazisti scandinavi. Nessuno ha un alibi, tutti hanno un movente.

Lo spettacolo è un’idea di Gemma Carbone, con Gemma Carbone, scritto da Giancarlo De Cataldo, Gemma Carbone, Giulia Maria Falzea, Riccardo Festa. Assistenti alla regia Giulia Maria Falzea e Riccardo Festa, musiche di Harriet Ohlsson, luci e scene di Gemma e Carlo Carbone. Con la consulenza artistica di Salvatore Tramacere, la cura tecnica di Alessandro Cardinale, la ricerca attoriale in collaborazione con Marco Sgrosso.

I biglietti sono disponibili presso il botteghino del Teatro (oltre che normalmente ogni martedì e giovedì dalle ore 16 alle 19) a partire da tre ore prima dell’evento. Il costo è di 16 euro per platea e palchi centrali (ridotto 14), 13 euro per i palchi laterali (ridotto 11), 8 euro per proscenio e loggione. È possibile richiedere informazioni allo stesso botteghino, in corso Vittorio Emanuele n. 22, o telefonando ai numeri 0833 836240 e 348 6722242, 348 8733426, 389 6847435, 327 2216089.   

Lo spettacolo ruota attorno a uno degli eventi più traumatici della storia contemporanea europea: l’omicidio del premier svedese Olof Palme. Nel 1986, l’assassinio di Olof Palme ha segnato la storia politica mondiale, esattamente come la morte di John Fitzgerald Kennedy sconvolse gli equilibri politici del tempo. La questione politica dietro l’assassinio del premier social-democratico svedese è immensa e non totalmente chiarita: ci sono indizi che legano addirittura la CIA, la P2, e Licio Gelli al complotto attorno all’omicidio, ma esistono tracce di coinvolgimenti dei servizi segreti sudafricani, di terroristi curdi e neonazisti scandinavi. Nessuno ha un alibi, tutti hanno un movente.