CONSULTA DELLO SPORT: UN AUGURIO DI BUON LAVORO E UN MONITO DA NARDÒ BENE COMUNE

Abbiamo appreso con piacere la notizia dell’insediamento della nuova Consulta per lo Sport, con l’elezione al ruolo di presidente del signor Tony De Paola e del suo vice Egidio Bollino. Esprimiamo soddisfazione e auguriamo loro un proficuo lavoro in quello che è un organismo molto importante per la promozione sportiva e l’educazione allo Sport, un imprescindibile strumento democratico che fa da cerniera tra le associazioni agonistiche e dilettantistiche e le Istituzioni.

Abbiamo appreso con piacere la notizia dell’insediamento della nuova Consulta per lo Sport, con l’elezione al ruolo di presidente del signor Tony De Paola e del suo vice Egidio Bollino. Esprimiamo soddisfazione e auguriamo loro un proficuo lavoro in quello che è un organismo molto importante per la promozione sportiva e l’educazione allo Sport, un imprescindibile strumento democratico che fa da cerniera tra le associazioni agonistiche e dilettantistiche e le Istituzioni.

In questa occasione, vale la pena rispolverare il ruolo di input (o, meglio, di output) politico che in passato la Consulta ha avuto: ricordiamo, in particolare, le parole piuttosto “ruvide” con cui la precedente assemblea, guidata dall’avvocato Giuseppe Ienuso, concluse il proprio mandato.

Era il marzo 2016 e, in piena campagna elettorale, furono espresse delle considerazioni abbastanza dure nei confronti della passata amministrazione, rea di aver dimostrato scarso interesse nei confronti delle problematiche delle associazioni sportive locali, con particolare insistenza sulle “insufficienti e sconfortanti risposte ai ripetuti solleciti inoltrati da più parti per alleviare il disagio causato dall’atavica carenza di strutture sportive comunali, dall’assoluto degrado in cui versano quelle poche esistenti”, per concludere con un impietoso “preoccupante stallo in cui si trovano, presso gli uffici comunali, le pratiche di ristrutturazione ed adeguamento alle norme di legge del Palazzetto dello Sport (attualmente inagibile) e dell’area circostante, dell’affidamento della gestione dello Stadio Comunale (per la quale è già stata adottata una delibera di indirizzo del Consiglio Comunale), del contenzioso con l’attuale affidatario del Polivalente della zona 167 e di tutti quei progetti di costruzione di nuovi impianti sportivi ad opera di privati, non è degno di una città di grandi tradizioni sportive come la nostra”.

A distanza di quasi due anni da quell’impietoso bilancio consuntivo di fine mandato, ci chiediamo cosa sia realmente cambiato. Lo chiediamo al neo eletto presidente De Paola, affinché elabori una risposta e se ne faccia portavoce nelle sedi opportune; lo chiediamo ai tanti sportivi e tifosi di questa città; lo chiediamo, infine, al delegato allo Sport Antonio Tondo ed al Sindaco “di tutti”.

Ci chiediamo, alle luce delle recenti esternazioni pubbliche, se sia ancora il Sindaco del Patron della squadra di basket, costretta tuttora ad emigrare a Monteroni per giocare le partite casalinghe di campionato. “Ogni giorno escono problemi insormontabili”, ha dichiarato Carlo Durante in un’intervista, “vedere che ogni giorno accade qualcosa che fa spostare il giorno in cui potremo giocare le nostre partite in casa mi dà un po’ di fastidio”. Certo, nulla di paragonabile agli autentici show ai quali ci aveva abituato quando al Palazzetto andava via la corrente elettrica nella passata stagione, ma comunque è qualcosa.

Ci chiediamo se Mellone è anche il sindaco di chi segue e pratica il calcio, dato che la squadra da mesi gioca le partite in casa su un autentico campo di patate. Se Mellone è il sindaco di chi pratica sport come l’Atletica Leggera, il Podismo, per i quali o ci si allena per strada, in assenza di una pista oppure si è costretti ad emigrare al campo CONI di Lecce, o se sia il sindaco di chi pratica nuoto: della piscina si parla sempre in campagna elettorale, salvo poi recarsi puntualmente a nuotare a Galatone.

Di carne al fuoco, al di là della retorica delle dichiarazioni di sindaco e delegati, ce n’è già tanta per la neo eletta Consulta per lo Sport. “Loro non hanno ancora capito” chiosava il patron Carlo Durante all’indomani della sconfitta patita domenica scorsa dalla Frata Nardò “che danno, non solo economico, ci stanno facendo, spero che lo capiscano”. Qualcuno pian piano inizia a capirlo. Noi di NBC ce lo auguriamo tutti.