NARDÒ: IN ATTO IL TENTATIVO DI ASSERVIRE LA MACCHINA AMMINISTRATIVA AL SISTEMA

Il miglioramento dell’efficienza e dell’efficacia della macchina amministrativa di un Comune si realizza attraverso la valorizzazione e la riqualificazione delle risorse umane di cui dispone e l’utilizzo strategico degli strumenti tecnici ed informatici.

Alla luce dei numerosi processi di cambiamento in atto l’azione della macchina amministrativa di un Comune deve incidere sugli aspetti gestionali ed organizzativi se vuole fornire risposte soddisfacenti alle diverse esigenze della collettività. Il processo di cambiamento deve perciò essere capace di realizzare un’azione pubblica strutturata non più sul conformismo procedurale ma su competenze e risultati. Per realizzare tale processo di cambiamento sono necessarie azioni innovative capaci di assicurare la flessibilità lavorativa, la promozione delle risorse interne, l’adozione di nuove modalità di erogazione dei servizi di pubblica utilità, l’utilizzo delle tecnologie informatiche, l’introduzione di strumenti e sistemi evoluti di misurazione e valutazione dei risultati, l’introduzione di processi di competizione. Paradossalmente al Comune di Nardò si fa tutto il contrario. E’ in corso infatti un processo di riorganizzazione della macchina amministrativa che non mira assolutamente alla valorizzazione ed alla riqualificazione delle risorse interne ma che punta all’appartenenza ed alla fedeltà politica dell’apparato burocratico con il conseguente e sistematico boicottaggio di quanti non si professano “soldatini obbedienti”. Ne è stata la prova il trasferimento ad altro ufficio con la conseguente penalizzazione perpetrata da questa Amministrazione, subito dopo il suo insediamento, nei confronti della dirigente Castrignanò, artefice del successo conseguito in questi giorni dal Comune di Nardò nell’ambito dell’Anpr del Ministero dell’Interno. Le competenze della dirigente Castrignanò sono state però prese in considerazioni da altri organi dello Stato. È di questi giorni infatti la notizia che addirittura Roma Capitale ha chiamato la dirigente Castrignanò a dirigere uno strategico ufficio capitolino. Se a questo si aggiunge la gestione puramente politica delle posizioni organizzative che è in atto, le continue chiamate “ad personam” di risorse umane esterne e l’azione di “normalizzazione” sferrata verso le figure apicali di cui il Comune di Nardò dispone si capisce in maniera inequivocabile quali sono gli intendimenti di questo governo cittadino: realizzare una rivoluzione assolutistica con il tentativo di asservire l’apparato burocratico al sistema. Fatti intollerabili che pregiudicano i risultati dell’azione amministrativa stessa.

Rino Dell’Anna